Si è tenuta questa mattina in Prefettura la commissione territoriale tenuta a pronunciarsi, fra le altre cose, riguardo a un’ulteriore sospensione degli sfratti. Ma ancora una volta questa commissione si è risolta con un sostanziale “nulla di fatto” mettendo in serio rischio le oltre 150 famiglie che da lunedì si ritroveranno a fare i conti con lo sfratto esecutivo.
La sospensione degli sfratti avrebbe dovuto essere la misura minima per poter procedere a soluzioni reali, quelle cioè richieste a gran voce da mesi dalle famiglie sotto sfratto. Tavoli di trattativa proprietari-inquilini per la riduzione dell’affitto, Agenzia Casa fatta utilizzando le centinaia di case sfitti degli immobiliaristi che in questi anni hanno goduto di sgarvi fiscali e privilegi; sono queste le proposte che ancora una volta oggi sono cadute nel vuoto di una commissione che si è dimostrata a tutti gli effetti asservita agli interessi dei palazzinari.
Infatti il principale timore dei membri della commissione riguardava il ricorso al TAR presentato da ConfEdilizia riguardo alla precedente sospensione degli sfratti; è per non irritare questa lobby di costruttori, evidentemente molto potente, che si è scelto di non procedere a una nuova sospensione. I membri della commissione hanno chiesto al Prefetto (che risponderà domani) una misera “graduazione” della forza pubblica, analizzando caso per caso ogni sfratto.
Oggi pomeriggio sarà inoltre pubblicata la graduatoria ERP definitiva, nella quale, quasi sicuramente, saranno decurtati i punti dello sfratto a decine di famiglie, tramite un’interpretazione di comodo del concetto di morosità incolpevole.
Una giornata nera per il diritto alla casa, ma che non giunge inaspettata: è da tempo infatti che i comitati denunciano il sistema corrotto portato avanti da questa giunta: da una parte cittadini ridotti allo sfratto per poche migliaia di euro di debito, dall’altra grandi costruttori che ottengono appalti e privilegi nonostante milioni di euro di tasse non pagate e fidejussioni fasulle.
Per tutti questi motivi è stato rilanciato con rinnovata forza l’appuntamento di sabato 5; in questa giornata i movimenti di lotta per la casa hanno annunciato di essere intenzionati a riprendersi le case sfitte di Bulgarella, come indennizzo per tutti i soldi che l’imprenditore ha sottratto alla collettività.