Andrea Buscemi ha dichiarato alla stampa che denuncerà per atti persecutori, diffamazione e calunnia la presidentessa della Casa della Donna Carla Pochini e Elisabetta Vanni, promotrice della petizione contro l’insediamento di Buscemi a assessore alla cultura. Ha inoltre mandato una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella, chiedendo aiuto.
La violenza del potere ha tante facce, ora abbiamo davanti quella dello stalker misogeno Buscemi.
Nonostante le sue lacrime da coccodrillo la vicenda è questa: imputato per il reato di stalking contro la sua ex compagna è stato riconosciuto colpevole ma assolto in appello perché all’epoca dei fatti (2009) la legge non puniva ancora questo tipo di reati, è stato comunque condannato a risarcire i danni in sede civile.
Da settimane una mobilitazione pubblica e partecipata chiede che quest’uomo non diventi assessore alla cultura della nostra città legittimando la violenza di cui è portatore e il suo tentato mascheramento.
Buscemi afferma alle telecamere che i fatti riportati sono pretestuosi e non veri. Per l’attore la verità delle donne che denunciano la violenza non esiste, sarebbero solo maldicenze. Si paragona a una vittima del nazismo rivendicando di essere incensurato e innocente: l’ennesima violenza che porta avanti.
“Questo comportamento è per noi un’ulteriore ammissione di colpa” scrive la Casa della Donna, invitando al presidio che si terrà martedì 17 alle 14.00 in occasione del primo consiglio comunale in cui Buscemi siederà.