E’ l’Hotel Granduca, albergo a 3 stelle di San Giuliano, sfitto e abbandonato al degrado da anni, l’ultimo immobile finito nelle grinfie di Bulgarella. L’imprenditore di punta del PD di Filippeschi, nonostante i problemi fiscali (con i conti e le proprietà messi più volte sotto sequestro dalle autorità), nonostante abbia l’antimafia alle costole (è accusato addirittura di un ruolo nella latitanza del boss Messina Denaro), nonostante ancora non stia pagando i debiti col Comune di Pisa (6 milioni di tasse evase e numerose fidejussioni false mai sostituite), ha trovato il modo di acquistare l’ennesimo edificio da utilizzare a fini speculativi. Il sotterfugio è sempre il solito: una società parafulmine creata ad hoc, con capitale sociale minimo (10.000 euro) che riesce però ad acquisire una proprietà dal valore milionario.
Non contento Bulgarella ha approfittato della situazione per scagliarsi contro le amministrazioni che a suo dire spesso mettono troppi freni burocratici alle sue mire imprenditoriali. Pare che la totale impunità di cui gode nel territorio pisano non sia sufficiente per le ambizioni dello speculatore.
E la nuova colata di cemento che si dovrebbe abbattere su Pisa avviene ancora all’ombra di Bulgarella, o meglio di quello che è il simbolo indiscusso del suo malaffare: le torri di Cisanello. E’ lì accanto infatti che dovrebbe sorgere il nuovo Penny Market; in un quartiere ormai sempre di più ridotto a dormitorio, dove mancano spazi di aggregazione e cultura, l’unica proposta è quella di costruire l’ennesimo supermercato (cosa certamente superflua, visto l’alta concentrazione già presente nella zona).
Cemento e speculazioni, niente di nuovo da parte delle amministrazioni del PD.