Questo sabato verrà inaugurato il tanto millantato trenino People Mover, un’opera costosissima costata ben 80 milioni di euro che ha visto anche, nel corso della sua realizzazione, diversi arresti dei dirigenti delle ditte che lo hanno costruito. Mentre il cantiere del trenino che collegherà l’aeroporto Galilei alla stazione centrale è andata avanti a ritmi elevati, questo non si può dire per i cantieri delle nuove case popolari di Snat’Ermete, i cui abitanti sono costretti a vivere da anni tra false promesse e cantieri interminabili. Ecco perchè sabato 18 marzo sarà organizzata dagli stessi abitanti del quartiere popolare una contestazione all’inaugurazione dell’opera a cui sarà presente anche il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Del Rio.
Pubblichiamo di seguito l’appello alla mobilitazione degli abitanti di Sant’Ermete
Sabato 18 marzo è la grande giornata di inaugurazione del People Mover, una delle operazioni speculative e distruttive che negli ultimi anni sono state realizzate sul territorio di Pisa. Un’opera inutile, che va a coprire una tratta che era già ampiamente servita, ad uso esclusivo dei turisti e che nella sua realizzazione ha devastato ulteriormente il quartiere popolare di San Giusto; un quartiere già martoriato da aeroporto, stazione e vie d’accesso alla città trafficate. Un costo di realizzazione spropositato di 80 milioni di euro. Soldi europei finiti nelle tasche dei soliti mafiosi e corrotti. A dirlo non siamo stati solo noi, lo ha dimostrato ampiamente l’indagine che ha portato all’arresto i vertici della Sintel, una delle società che ha realizzato il People Mover. Una delle società che fanno parte del gruppo Condotte S.p.a, nel mezzo di numerosi scandali e speculazioni, come quella di Villa Madrè, al centro di un’altra indagine e che coinvolge anche il Comune di Pisa e la sua giunta.
Da una parte il comune favoreggia questi delinquenti e mafiosi, dall’altra promette riqualificazioni fantasmagoriche dei quartieri popolari e disattende ogni impegno. Illude e prende in giro migliaia di abitanti pisani con la complicità della Regione che si impegna solo a parole a finanziare tutti i progetti. Fino al 2015 la propaganda del PD e delle sue giunte regionali e comunali ha millantato milioni di euro da destinare all’edilizia pubblica, poi con un’armonizzazione di bilancio ha azzerato la spesa, sottraendo 100 milioni di euro a tutti quelle famiglie che sono in attesa di un nuovo alloggio popolare. In questi mesi è fallito anche il tentativo di accendere un mutuo con la BEI (Banca Investimenti Europei) per reintegrare i finanziamenti sottratti e la regione prevede di effettuare una variazione di bilancio per finanziare tutti quei progetti già cantierabili. Ad oggi solo parole, come sempre. Sappiamo benissimo che cosa comporta questo per il progetto di Sant’Ermete: soldi solo per i primi 39 alloggi e poi il nulla! Soldi che sarebbero comunque sottratti ad altri finanziamenti e quindi tagli per altri servizi. Inoltre la volontà di cambiare la legge regionale per l’edilizia pubblica, recependo in pieno il piano casa nazionale, apre definitivamente la possibilità di vendere in blocco i rimanenti alloggi, troppo costosi per Apes e Comune da ripristinare con manutenzioni economiche, speculando nuovamente con banche e amici imprenditori.
A noi questo sembra solo il giochino truffa delle tre carte, dove Comune Apes e Regione si rimbalzano responsabilità e si comportano come le tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano. A farne le spese siamo solo noi! Quelli che continuano a vivere in alloggi inabitabili, insicuri e dove ci ammaliamo e si ammalano i nostri figli. Purtroppo con la consapevolezza che questa stessa nostra situazione la vivono tate altre famiglie, in tanti altri quartieri popolari di tutta la regione.
Chi continua a farci vivere dentro quartieri abbandonati, pensando di potere gestire criminalmente le risorse in modo indisturbato, deve rendersi conto che il tempo di rimbalzarsi le responsabilità è terminato.
Gli abitanti dei quartieri popolari sono pronti a dare il benvenuto a Del Rio sabato 18 alle ore 11 in piazza Giusti, convinti che fino a quando non verranno ripristinati i finanziamenti per l’edilizia popolare, nessun trenino per turisti sarà inaugurato. Fino a quando i responsabili di tutta questa situazione non si saranno dimessi dalle loro cariche e non avranno smesso di sottrarci i nostri soldi con la complicità delle banche, nessun ministro verrà a brindare per un’opera che ha portato soldi nelle tasche di corrotti e mafiosi. Fino a quando non verrà accordato l’esonero dal pagamento del canone d’affitto a tutte quelle famiglie che vivono in alloggi popolari fatiscenti, nessun altro assessore taglierà nastri e si vanterà di opere inutili che rendono “grande e moderna” la nostra città.
Caro ministro Del Rio, l’unica inaugurazione che vogliamo e l’inizio dei lavori delle nuove case e il ripristino immediato dei finanziamenti pubblici per l’edilizia residenziale popolare.