Venerdì 18 marzo, giornata di sciopero generale convocato dalle organizzazioni di base, il personale A.T.A. ha scioperato, creando per un giorno il blocco quasi totale del funzionamento di molti istituti cittadini. E’ il caso dell’alberghiero o dell’artistico Russoli.
Al Russoli in particolare i bidelli, con la copertura del sindacato feder.A.T.A., hanno scioperato per ribadire la loro contrarietà alla “BUONA SCUOLA” che colpisce pesantemente l’andamento del loro impiego: aumento di carichi di lavoro, carenza di organico, orari spezzati, straordinari non pagati. Uno dei punti centrali dello sciopero ha riguardato il processo di esternalizzazione del servizio tramite cooperative, manovra che già da anni è stata introdotta nell’università e che con la nuova riforma, il governo Renzi prova ad attuare nelle nostre scuole. Infatti la prospettiva che i bidelli della nostra scuola denunciano è quella dei meccanismi delle gare di appalto al ribasso che vedono i lavoratori oggetto di tagli e maggiore sfruttamento.
Le ragioni dello sciopero hanno incontrato la solidarietà e la complicità di diversi studenti e studentesse dell’istituto. In una nota del Collettivo Autorganizzato Artistico Russoli si legge: “esprimiamo la nostra solidarietà e complicità al personale A.T.A. della nostra scuola, che come noi subisce negativamente la trasformazione degli istituti. Ribadiamo che anche noi quest’autunno abbiamo messo in campo diverse iniziative di lotta e di protesta contro questa riforma, soprattutto per la questione dei materiali necessari a svolgere regolarmente le ore di lezione dei laboratori, fondamentali per l’apprendimento degli indirizzi che abbiamo scelto.
Crediamo che lo sciopero del 18 marzo sia stato solo un grande inizio e che la lotta contro la “Buona scuola” del governo Renzi, deve creare un’unione di tutti i soggetti colpiti dalla riforma, perchè insieme possiamo ribaltare il sistema di declassamento della scuola”