La scorsa settimana si è tenuto il Primo Incontro del percorso di progettazione collettiva del futuro Parco Pubblico per lo Sport a La Fontina. Questa iniziativa era stata preceduta dalla somministrazione di un Questionario e proprio da quanto emerso dall’indagine è cominciata la discussione. Al Questionario hanno risposto più di 250 persone, la maggior parte utilizzando la piattaforma online, altre (25) riconsegnandolo in forma cartacea presso la palestra popolare.
A partecipare sono stati gli abitanti dei quartieri Pratale e Fontina (26 percento) e di altri quartieri vicini (50 percento). Le infrastrutture sportive hanno riscosso tutte grande interesse. Soprattutto è emersa la necessità di ripristinare e migliorare quelle già presenti (pista di atletica, campetti) e aggiungerne altre (percorso vita, ping pong, crossfit). Qui la restituzione completa
Intanto Mercoledì 12 Ottobre si è svolto l’incontro di partecipazione organizzato dal Comune alla Circoscrizione 5 per i quartieri di Pratale, Don Bosco, Cisanello, Pisanova, San Biagio con l’intento di far partecipare la cittadinanza al Piano Operativo con proposte su viabilità e spazi verdi. Per come sono state organizzate queste assemblee sono più un occasione per far digerire alla popolazione decisioni già prese sullo sviluppo urbanistico della città, che in moltissimi casi privilegia e incentiva speculazioni immobiliari e nuove rendite.
Come nel caso del progetto della Ex Caserma Artale in via Derna. Ieri si è tenuta un’assemblea, convocata da Città in Comune, accanto al vecchio insediamento militare composto da un intero isolato che sorge tra via Savi, via Roma, via Derna e via Nicola Pisano che è stato acquisito dalla San Ranieri srl controllata da Ad Casa, una società immobiliare fiorentina che ne gli scorsi anni ha rilevato anche ex multisala Ariston di via Turati.
La caserma è stata svenduta per pochi milioni di euro, in un’area di grande pregio, con una piazza d’armi che rappresenta lo spazio aperto più grande della città dopo la vicina Piazza dei Miracoli, e una superficie edificata di quasi 6000 metri quadrati per una volumetria di circa 70.000 metri cubi.
Il Piano Regolatore Generale del Comune di Pisa prevvede che l’area sia vincolata a “Servizi di interesse pubblico”. Ma le opere previste sono rivolte solo alla speculazione e alla rendita: uno studentato privato, un hotel 4 stelle, 24 appartamenti di lusso, un market e dei parcheggi.
E contemporaneamente il Sindaco Conti vorrebbe regalare una residenza studentesca pubblica, la Paradisa, ai militari per la costruzione della Base del reggimento “Tuscania”.
Avanza un’idea di città molto simile al Monopoly dove a vincere sono ovviamente i colossi del mattone.
Ma le esperienze cittadine spesso costituiscono gli “imprevisti” attraverso varie forme di partecipazione e rigenerazione urbana.