Ieri mattina un nutrito picchetto di oltre 40 persone si è riunito nel quartiere San Marco per impedire lo sfratto della famiglia di Tim, con due figli piccoli.
La proprietà dell’immobile ha rifiutato gli 8mila euro previsti del bando morosità incolpevole, dopo averne usufruito già una prima volta due anni fa; nonostante quindi ci fosse la possibilità di una risoluzione della vicenda, i proprietari erano intenzionati a eseguire lo sfratto.
La responsabilità di affitti alti ed emergenza abitativa è anche delle istituzioni. Infatti questa famiglia è da anni in graduatoria di casa popolare e aspetta anche l’assegnazione di un alloggio in agenzia casa. Ma i servizi sociali e l’Apes preferiscono spendere migliaia di euro in albergazioni disumane e in soldi ai proprietari come indennità, anziché mettere mano ai centinaia di alloggi pubblici vuoti.
Ancora una volta solo grazie alla solidarietà di tante altre famiglie è stato ottenuto un rinvio di un mese, fino al 13 luglio. Fino a che non sarà assicurato l’alloggio, la famiglia non è intenzionata ad andare in mezzo alla strada.