Durante la partita di oggi contro l’Olbia, i gruppi della Curva Nord hanno reso noto l’arrivo di svariate denunce per alcuni tifosi che parteciparono alle mobilitazioni dell’estate 2016 contro la società. In particolare la Questura di Pisa ha notificato denunce per manifestazione non autorizzata e interruzione di pubblico servizio in riferimento all’occupazione dei binari della stazione dell’agosto 2016, azione simbolica compiuta durante la campagna denominata “Pisa non si piega”. Le mobilitazioni di quei giorni riuscirono infine ad allontanare gli allora dirigenti della società, colpevoli di condotte tutt’altro che trasparenti e in antitesi agli interessi dei tifosi e della città.
Pubblichiamo di seguito il comunicato integrale dei gruppi della Curva Nord
Pisa NON si piega!
Anche la Questura di Pisa, seppur con un po’ di ritardo, ha voluto esprimere il suo ringraziamento per la stagione di “Pisa non si piega”, l’insieme di iniziative e lotte che ha consentito ad una tifoseria e città unite di liberare Pisa dai malfattori che tenevano in ostaggio, per proprio tornaconto, la squadra di calcio. Dalla stampa, anche nazionale, alle istituzioni, dalla gente comune al mondo del calcio, in tantissimi hanno tributato applausi per la costanza, la coerenza e la coesione dimostrate dal tifo organizzato neroazzurro; la Questura ha voluto distinguersi, iniziando a tributare denunce, a pioggia, per l’occupazione temporanea e pacifica di due binari marginali della Stazione di Pisa, un atto puramente simbolico che non ha danneggiato nessuno, né fatto sopprimere treni o causato ritardi, semmai lo spostamento di un paio di convogli da un binario all’altro. Questo non per giustificarsi ma perché è così, in tutte le nostre iniziative massimo rispetto per le persone che lavorano o che devono recarsi a lavorare.
Chiaramente i regalini (“manifestazione non autorizzata”, “interruzione di pubblico servizio”) arrivano a Novembre 2018 e si riferiscono a fine Agosto 2016, quindi tutto il tempo necessario per far spegnere i riflettori e far dimenticare l’appoggio totale della cittadinanza verso quelle iniziative. Ma noi siamo sicuri che al solo citare “Pisa non si Piega” tutti torneranno immediatamente, con il pensiero, a quei giorni, di cui la città va ancora orgogliosa, e siamo sicuri che la solidarietà verso i ragazzi colpiti dalle denunce a orologeria sarà generale e diffusa. Il gesto “incriminato” va contestualizzato in un clima di mobilitazione generale e pacifica che non può essere ignorato, ma in attesa che si faccia giustizia e chiarezza il nostro intento è quello di sensibilizzare e avvertire il maggior numero di persone possibile: Pisa non si Piega è ancora viva, uno per tutti e tutti per uno.
I Gruppi della Curva Nord Maurizio Alberti