Sabato 1 ottobre si è tenuto in piazza XX settembre un partecipatissimo presidio in solidarietà alle persone in protesta da settimane in Iran.
Le mobilitazioni sono iniziate il 16 ottobre dopo la morte di Jina Mahsa Amini, una donna di 22 anni morta in seguito alle percosse della polizia morale che l’aveva arrestata perché indossava il velo in maniera non corretta. Jina Amini proveniva dai territori del Kurdistan iraniano ed era in visita a Teheran. Le rivolte e le proteste stanno attraversando tutto il Paese tra cortei, scioperi, occupazioni. Migliaia di persone sono state arresta, centinaia sono state uccise dalla polizia ma la repressione violenta dello stato non sta fermando la rabbia e la volontà di cambiamento.
Le mobilitazioni di sabato scorso si sono svolte in centinaia di città in tutto il mondo, organizzate dalle comunità iraniane.
A Pisa un centinaio di persone hanno ascoltato la rabbia delle donne e uomini originari dell’Iran espressa in tante lingue: persiano, inglese, italiano. L’unione e la solidarietà si è espressa anche sulle note di Bella Ciao, cantata in persiano e in italiano.
Nel corso del presidio alcune persone hanno tagliato delle ciocche dei propri capelli, riprendendo il forte gesto di rottura espresso nelle strade dell’Iran.
Tra i diversi slogan il più forte è stato Zen, Zendegi, Azadi traduzione di Jin, Jiyan, Azadi – Donna, vita, libertà del movimento Kurdo e della rivoluzione del Rojava.
Nello stesso momento il Pisa giocava in trasferta a Perugia e il gruppo dei Rangers ha esposto dagli spalti uno striscione di solidarietà con le lotte in Iran.