Pubblichiamo di seguito (corredato da alcune foto della piazza) il comunicato di “C’è chi dice NO Pisa” riguardo alla manifestazione nazionale del 27 novembre a cui tanti e tante hanno partecipato anche dalla nostra città.
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E finalmente è giunto il giorno atteso e preparato per lungo tempo; oltre 50.000 persone ieri hanno attraversato le vie di Roma per dare corpo ad un segnale di rifiuto collettivo verso il Governo Renzi, un sonoro NO che anticipa quello da portare la settima prossima alle urne.
Anche da Pisa sono stati in molti a decidere di partecipare alla manifestazione: tre pullman pieni organizzati dalla rete “C’è chi dice NO”, a cui si sommano le persone che dalla nostra città hanno raggiunto Roma con mezzi propri e quelle che erano lì dal giorno prima per partecipare al corteo contro la violenza di genere.
La piazza di Roma si è dimostrata veramente eterogenea; persone di tutte le età e provenienti da molte parti di Italia. Tanti i comitati attivi nei propri territori come ad esempio il Movimento No Tav e quello contro le Grandi Navi. Massiccia la presenza dei movimenti di lotta per la casa: dalle occupazioni abitative della capitale migliaia di persone hanno preso parte al corteo, decise a dare una spallata al governo responsabile del’infame Piano Casa. Insieme a loro tanti inquilini resistenti, occupanti di case, reti anti-sfratto provenienti da altre città, fra cui i comitati di quartiere pisani. Moltissimi anche gli studenti delle superiori, gli universitari e i giovani precari e disoccupati; la componente giovanile si è rivelata un segmento importantissimo del corteo, come già era stato il 5 novembre a Firenze.
Dalla Toscana diverse realtà territoriali hanno preso parte alla manifestazione riunendosi dietro al medesimo striscione; tanti i cori intonati contro il jobs act, la precarietà, lo sfruttamento, gli sfratti.
Il corteo è terminato in Piazza del Popolo dove nei giorni scorsi era stato montato un enorme palco, da cui si sono succeduti alcuni interventi ed infine si è tenuto il concerto degli artisti per il NO, tra cui 99 Posse, Assalti Frontali e Radici nel Cemento. Migliaia di persone sono rimaste a festeggiare al termine di questa straordinaria giornata, che è riuscita nell’intento di muovere un importante pezzo di società che si oppone fermamente a Renzi ma che non accetta che a rappresentare il NO siano i vari Salvini, Berlusconi e D’Alema. Il corteo di “C’è chi dice NO”, totalmente autorganizzato e autofinanziato, nell’assoluta censura mediatica e nonostante vari tentativi di ostacolarlo è riuscito a portare in piazza numeri molto maggiori di quelli del Pd, della Lega e del Movimento 5 Stelle nelle rispettive adunate nazionali per il referendum. Questo è il dato da cui partire per rilanciare il 4 dicembre ancora una volta un NO nelle urne ma soprattutto nelle piazze.