L’evento inizierà alle 17.30 verrà presentato il nuovo progetto dello Spazio Antagonista Newroz: la libreria popolare Paulo Freire.
Ci sarà la presentazione e discussione de “La pedagogia degli oppressi” e a seguire apericena e collegamento con l’MTST Movimento dos Trabalhadores Sem Teto dal Brasile.
Da qualche tempo gli spazi del Newroz sono in trasformazione, e chi ha avuto modo di attraversarli ha potuto notare un nuovo utilizzo e una nuova conformazione delle stanze. Pareti imbiancate, nuovi quadri e nuovi mobili.
Tra questi una libreria, ma perché?
La libreria Paulo Freire nasce da un’esigenza che nell’ultimo anno si è concretizzata nel percorso della casa della formazione. Ci siamo chiestə insieme quali fossero i saperi fondamentali su cui porre le basi delle nostre lotte, come riuscire a socializzarli e a far sì che il processo formativo fosse un’esperienza collettiva e non scissa dall’organizzazione, ma in profondo e costante dialogo con essa. Da questa esigenza anche il nome: Paulo Freire. Dal Brasile degli anni ‘60, Freire ha messo in pratica una nuova pedagogia, quella da lui chiamata “della libertà”. In costante dialogo con le classi oppresse, il pedagogista brasiliano ricorda come un percorso rivoluzionario debba partire da queste, anche nella sua teorizzazione: “Chi è preparato- infatti- più degli oppressi, a capire il significato terribile di una società che opprime? […] Chi, più di loro, può capire la necessità della liberazione?”. La necessità della pedagogia non è quindi insegnare un’ennesima verità sul mondo a chi ha perso la capacità di esprimersi proprio a causa dell’oppressione cui è sempre statə sottopostə, ma è piuttosto la ricerca comune di una nuova coscienza, che restituisca a tuttə la capacità di analizzare e agire sulla realtà che ci circonda.