Decine di persone, fra cui molti appartenenti alla comunità senegalese, hanno preso parte ieri al presidio convocato in Piazza Santa Caterina per Niang Maguette, venditore ambulante senegalese morto a Roma a causa di una retata delle forze dell’ordine. Secondo molte testimonianze l’uomo di 50 anni, con figli residenti qui in Italia, sarebbe morto dopo aver battuto la testa per le spinte ricevute durante l’operazione poliziesca.
Tanti gli interventi, attraversati dal dolore per una vita spezzata, ma anche determinati nel pretendere che cose del genere non accadano mai più. Chiedere verità e giustizia per Niang vuol dire innanzi tutto condannare la violenza con cui nei giorni scorsi è stato applicato il modello Minniti a Roma e Milano, con retate nei confronti dei migranti. Anche a Pisa periodicamente si è dovuto assistere al vergognoso spettacolo dei venditori ambulanti inseguiti e maltrattati nei pressi del Duomo e delle zone turistiche; all’unisono dai partecipanti al presidio si è levato l’appello perché ciò non accada più.