Annunciato per giovedì 15 dicembre alle 16.00 un presidio di protesta in Piazza XX settembre, sotto al palazzo del Comune di Pisa; l’obiettivo è quello di dare seguito al rifiuto espresso con il NO referendario rilanciando su alcune priorità della città, prima fra tutte la situazione delle periferie e del problema abitativo.
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NON CREDIAMO PIU’ ALLE VOSTRE PROMESSE
Anche Pisa si è espressa nettamente per il NO al referendum proposto da Renzi e dal Partito Democratico. Un No nel merito della riforma costituzionale che voleva cancellare definitivamente la sovranità popolare alle decisioni istituzionali e che avrebbe imposto una nuova forma di comando sui territori tutta utile alla grande finanza ed alle banche, a discapito dei diritti sociali dei cittadini.
A votare NO in massa sono stati soprattutto i quartieri popolari come il Cep, San giusto, Sant’ermete e Porta Nuova. Questa opposizione è stata confermata dopo che Pisa negli ultimi 6 mesi ha più volte contestato e cacciato Renzi dalla città, impedendogli di fare passerelle elettorali e facendo venire a galla i veri problemi che noi tutti i giorni subiamo.
Abbiamo votato NO perchè siamo stufi delle balle di questa politica che parla di sviluppo, di crescita, di progetti per i giovani e per i quartieri; nel mentre la realtà è quella fatta di sfratti, di pignoramenti, di disoccupazione e di lavori sotto pagati. Siamo stufi di non avere più nessuna garanzia, dopo che hanno abolito l’articolo 18 ed hanno saccheggiato ogni finanziamento pubblico allo stato sociale. E’ questa la nostra realtà ed anche a Pisa le Istituzioni non possono più permettersi di ignorarla.
Le stesse istituzioni sono occupate da un Partito Democratico travolto letteralmente da “scandali” ad oggi “impuniti”. Questa classe politica ha sempre favorito una cerchia di grandi lobbie ed imprenditori, tramite accettazione di fideiussioni tossiche (NAVICELLI, BOCCADARNO, EDILCENTRO), appalti per grandi opere inutili finiti in mano a cartelli criminali (PISA MOVER), evasione fiscale su immobili per milioni di euro non riscosse dal Comune (BULGARELLA, PAMPANA, etc).
Questo impianto delle Istituzioni è rodato per generare profitti di milioni di euro ai soliti noti, nel mentre la città viene privatizzata (aeroporto, asili nido, acqua) e saccheggiata in nome di “progetti di riqualificazione” utili soltanto al sistema degli appalti che vi prospera.
Noi siamo stufi di rimetterci la salute, il reddito, i diritti. Le promesse di riqualificazione delle risorse alle periferie non si sono mai realizzate. Milioni di euro al PIUSS delle mura, ai trenini della “corruzione”, ai costruttori di cemento: nel mentre le case popolari continuano a cadere a pezzi, le infrastrutture necessarie come il cavalcavia de La cella e il rifacimento in sicurezza delle strade rimangono dei miraggi. Nessuna redistribuzione delle risorse: la Società della Salute ordina agli assistenti sociali di tagliare sulle prestazioni e sui sussidi e l’unica proposta di “crescita” è quella dei lavoratorii non pagati dalle aziende e cooperative che hanno preso in gestione i servizi della “nuova Pisa” (Burger King, parcheggio di via pietrasantina, etc..).
A Sant’Ermete è da anni che va avanti una battaglia di giustizia sociale: il fallimento del progetto di riqualificazione è contrastato da tutti gli abitanti del quartiere. Le Istituzioni hanno “saccheggiato” i dieci milioni di euro necessari al completamento del 50 per cento del progetto, promettendo in cambio un “mutuo” i cui termini non sono noti a nessuno. La costruzione del nuovo villaggio latita, nel mentre le case sfitte vengono lasciate al degrado o assegnate in sovraffollamento a nuclei familiari in emergenza abitativa.
Da aprile va vanti una forte mobilitazione popolare che vede decine di inquilini autoridursi l’affitto ad un euro, come protesta per la condizione di fatiscenza degli appartamenti e per ottenere l’ESONERO. L’amministrazione comunale infatti deve immediatamente provvedere a riconoscere lo stato di inabitabilità degli alloggi, affinchè vengano recuperate SUBITO le risorse utili al compimento del progetto definitivo! Non è bastato ad oggi neanche la documentazione della ASL sul degrado degli alloggi a convincere il Sindaco e la giunta del PD che gli abitanti delle periferie meritano la stessa attenzione dei vari Bulgarella, Bottai. E’ da mesi che il Partito Democratico, nonostante incontri, assemblee, prese di posizione pubbliche, si rifiuta di prenderci in considerazione con i FATTI.
Per questo in concomitanza con la mozione presentata da diversi consiglieri sulla situazione in sant’ermete giovedì 15 dicembre saremo in consiglio comunale per prenderci delle RISPOSTE.
E’ arrivato il momento di “dare ascolto ai cittadini”, ma per davvero: servono garanzie per le popolazioni dei quartieri popolari. Serve l’esonero del canone di affitto per gli alloggi fatiscenti. Serve il reintegro immediato delle risorse pubbliche per i progetti di riqualificazione delle periferie. Serve un nuovo blocco degli sfratti generale.
TUTTI IN PIAZZA SOTTO AL COMUNE DI PISA
GIOVEDI’ 15 DICEMBRE ORE 16.00