Mentre si attrezzavano a trascorrere anche la notte in presidio permanente davanti al magazzino Piaggio di Pontedera gli operai DNA e CEVA in sciopero sono stati raggiunti nel tardo pomeriggio da una comunicazione aziendale: ‘le quattro lettere di licenziamento trasmesse venerdì sono state ritirate‘. Gli operai in lotta si trovavano davanti ai cancelli del magazzino dalle quattro e mezzo del mattino per impedire il transito merci e picchettare lo sciopero contro il licenziamento, tramite legge Fornero, di quattro lavoratori nella giornata di venerdì. La rigidità conflittuale ha subito portato i propri frutti, estendendo rapidamente la solidarietà alla lotta: oltre alla presenza fisica al picchetto, sorgeva l’incoraggiamento a organizzarsi per il miglioramento delle condizioni di lavoro in altri punti della zona industriale. ‘Un legame forte è nato tra lavoratori della Ceva, Dna, Piaggio, Sole, con i solidali del Progetto Prendocasa, del Coord.lav.livornesi ecc, un legame che val al di là della solidarietà, infatti ieri si è sancito un patto d’azione tra i lavoratori del territorio‘, così il comunicato dei lavoratori del S.I. Cobas diramato nella mattina di oggi, dopo la vittoria ai cancelli di Pontedera.
Il comunicato prosegue sottolineando come ‘la determinazione operaia ha chiuso il magazzino Piaggio. Né capi, né direttori, né crumiri, nessuno è potuto passare. Faceva un effetto strano vedere alle nostre spalle il magazzino deserto con i camion fatti entrare ad ore improbabili rimasti dentro. La consapevolezza di non fare un passo indietro ha annullato qualsiasi compromesso, e quando il cordone ha respinto il corteino di capi e crumiri capeggiati dalla sicurezza Ceva tutti hanno capito che avremo vinto e che nessuno poteva più fregarci‘. In questa cronaca della lotta si ritrovano gli spunti per nuove pretese, nuove lotte possibili grazie alla fiducia guadagnata con i blocchi e lo sciopero. Al centro del rilancio delle mobilitazioni le pause, la sicurezza, il salario e le pari condizioni di trattamento tra lavoratori DNA e CEVA, la cui unità ha consentito la vittoria di ieri e il reintegro dei licenziati. ‘Adesso vogliamo il reintegro del delegato licenziato e assemblee unitarie da subito per il rilancio di una piattaforma rivendicativa unitaria. Ciò che per anni è stato osteggiato ora sembra possibile, pur consci che i tentativi di dividerci sono già in corso , ma convinti che la lezione che abbiamo dato ai padroni darà i suoi frutti: il picchetto operaio sarà la sua paura e la nostra forza. Vogliamo tutto, stesso lavoro stessi diritti!’