“Anche se non è successo realmente, credo sia cosa buona e giusta che i giovani vadano a friggere da McDonald’s nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro”. A pronunciare queste parole, durante una visita al Sant’Anna di Pisa, è stato Maurizio Sacconi, il fu Ministro del Welfare e del Lavoro durante l’ultimo Governo Berlusconi.
Non stupisce che un personaggio di questo calibro, che con tanto impegno si è profuso in passato per smantellare progressivamente tutele sul lavoro e diritti sociali, possa abbracciare questa retorica malsana. La retorica secondo cui i giovani che si ritrovano esclusi dal mercato del lavoro sono in linea di massima viziati e svogliati, poco propensi a rimboccarsi le maniche, accettando anche impieghi più umili e insoddisfacenti, per fare “gavetta” e progredire. La retorica secondo cui le varie forme di lavoro gratuito, l’alternanza, gli stage, i tirocini, sarebbero la giusta via per “addomesticare” questi giovani, fargli fare esperienza e introdurli nel mercato.
Sappiamo che la verità è ben altra, che una multinazionale coma McDonald’s in Italia (campioni dell’alternanza!) con il lavoro gratuito dei 10000 studenti “regalati” dal governo, ristrutturerà i piani industriali, magari licenziando altri giovani già sottopagati e sfruttati. Sappiamo che la disoccupazione giovanile che sta toccando picchi elevatissimi non è dovuta alla svogliatezza dei ragazzi del nostro paese, ma a politiche disastrose portate avanti da governi indegni, composti da personaggi come Sacconi.
Le parole di Sacconi sono spazzatura, rifiuti nauseanti. Non destano stupore, ma rabbia sì, perché politicanti del genere si permettono ancora, impuniti, di girare l’Italia insultando i giovani e gli studenti a cui hanno devastato il futuro.
Ritorna alla mente un’altra visita di Maurizio Sacconi nella città di Pisa, nel novembre del 2011 quando, come Ministro del Welfare e del Lavoro di un agonizzante Governo Berlusconi (che sarebbe caduto di lì a poco) fu invitato all’Hotel Vittoria sui lungarni per presentare il suo libro. In quell’occasione il movimento Occupy Pisa, composto principalmente da studenti e giovani precari delle periferie, contestò duramente la presenza del politico, scaricando decine di “sacconi” ripieni di immondizia di fronte all’albergo che ospitava l’iniziativa, e bloccando il traffico per ore. Era un movimento che già puntava il dito sulle diseguaglianze, che voleva riunire il 99% di espropriati contro l’1% che deteneva le risorse.
Un recente rapporto Oxfam sulle diseguaglianze ha confermato tutto ciò: in questo momento, nel mondo, l’1% della popolazione detiene più ricchezza del restante 99%, e non è frutto del lavoro, ma di rendite ed eredità. Resta ancora da capire come organizzarsi per ribaltare tutto ciò.