Decine di persone ieri si sono riunite in presidio in Piazza XX settembre per Sacko Soumaila, bracciante e sindacalista ucciso a colpi di fucile nella piana di Gioia Tauro. Sacko, ventinovenne originario del Mali, era un attivista del sindacato USB, impegnato quotidianamente per difendere i diritti dei lavoratori, prevalentemente stranieri, iper sfruttati nelle campagne del meridione.
Ancora molti sono i nodi da sciogliere sul suo omicidio; probabile che sia stato proprio il suo impegno politico e sociale a farlo divenire bersaglio di una rappresaglia dei caporali della zona. Nell’agguato che ha portato alla sua morte, altri due uomini sono rimasti feriti.
Certo è che la lista delle persone di colore attaccate o uccise brutalmente per futili motivi nel nostro paese si sta pericolosamente allungando.