Sedici abitanti del quartiere di Sant’Ermete in questi giorni si sono visti recapitare dalla Questura altrettante denunce. I fatti contestati riguardano le proteste avvenute nella sede dell’Apes e nei confronti di Geofor, per vedersi riconosciuto un diritto basilare, quello cioè di aver installati i cassonetti condominiali per la raccolta differenziata come in molti altri quartieri.
Surreale che per ottenerli siano state necessarie delle proteste; proteste che hanno raggiunto il loro obiettivo, perché alcune settimane fa sono finalmente giunti i cassonetti anche in Sant’Ermete.
In questi giorni ecco arrivare la rappresaglia dei dirigenti dell’Apes nei confronti degli abitanti di Sant’Ermete con questa ondata di denunce che, ovviamente, non faranno arretrare di un passo le lotte per la vivibilità in quel quartiere.