Si è tenuta ieri pomeriggio la seduta della Seconda Commissione di controllo e garanzia che avrebbe dovuto fornire risposte riguardo ai tempi e ai fondi necessari per l’abbattimento e la ricostruzione delle case popolari di Sant’Ermete.
Gli abitanti del quartiere si erano dati appuntamento per un presidio informativo sotto al Comune, mentre una loro delegazione veniva ricevuta in commissione. Un inspiegabile e ingente schieramento di forze, tra vigili, polizia e carabinieri era presente in piazza; specchio, probabilmente, del nervosismo delle istituzioni costrette a confrontarsi ancora una volta con cittadini attenti ai loro sprechi e malefatte.
Le notizie giunte dalla commissione hanno il sapore dell’assurdo: non solo è confermata l’assenza dei 10 milioni necessari ai lavori, ma all’appello mancano un ulteriore milione e 300 mila euro, mettendo a rischio anche il semplice abbattimento del primo lotto di case ad ora sfitte e lasciate al degrado.
La Regione Toscana, secondo quanto riferito dall’Apes, dovrebbe provvedere al reperimento dei fondi tramite un mutuo, aumentando così sia i tempi che le spese (a causa degli interessi).
La sera stessa si è tenuta un’accesa assemblea al presidio permanente di Sant’Ermete, che da settimane rappresenta il punto di riferimento per le lotte nel quartiere. I cittadini, furiosi, hanno preso atto di quella che è la volontà politica di lasciare il quartiere al degrado; per questo motivo continuerà l’autoriduzione dell’affitto da parte degli abitanti delle case popolari. Inoltre è stata espressa l’assoluta contrarietà all’idea del mutuo: se la Regione si indebitasse, questo non farebbe che ricadere sui cittadini con ulteriori tagli di servizi; i soldi devono essere reperiti sottraendoli alla lunga lista di sprechi e speculazioni sostenute dagli enti pubblici nella nostra zona. Il progetto deve mantenere la sua forma iniziale e finché non ci saranno garanzie e certezze sulla ricostruzione, gli abitanti del quartiere si opporranno anche all’abbattimento delle case disabitate.
Sabato 14 maggio anche gli abitanti di Sant’Ermete saranno presenti all’assemblea cittadina, per organizzarsi e contrastare le politiche targate Partito Democratico, che dal Governo alle amministrazioni locali stanno producendo solo povertà e miseria.