Si sono ritrovati attorno alle 11 in piazza san Frediano circa 80 studenti dell’ateneo pisano in lotta contro il nuovo calcolo ISEE unitisi in queste settimane contro l’esclusione dal diritto allo studio, l’aumento della tassazione e dei costi della vita in città. Dopo i blocchi sul Lungarno, le assemblee di polo e le mancate risposte da parte di UniPi e DSU, gli studenti contro il nuovo ISEE hanno deciso di prender parola in occasione della visita del Capo dello Stato per l’inaugurazione dell’anno accademico della scuola.
Da piazza san Frediano l’accesso a piazza dei Cavalieri, davanti alla Scuola Normale, è stato subito sbarrato da due cordoni di polizia e carabinieri. La pressione degli studenti, determinati a far emergere un problema reale che violentemente impoverisce la vita di migliaia di giovani, ha costretto la polizia a indietreggiare. A spinta i 300 metri di via san Frediano sono stati coperti fronteggiando gli scudi del primo cordone. L’accesso in piazza dei Cavalieri è stato accompagnato da spintoni e scudate. La polizia ha infatti provato a recintare gli studenti in una porzione ristretta della piazza, tentando ancora una volta di restringere l’agibilità della manifestazione e la presa di parola di chi sta provando a organizzarsi contro il nuovo calcolo nel corso di queste settimane. Le transenne sono state spostate generando alcune colluttazioni con la polizia in antisommossa.
Da piazza dei Cavalieri la protesta si è spostata per tornare in via san Frediano, andando a bloccare il lungarno Pacinotti, per poi tornare in Borgo e concludersi in piazza Santa Caterina. Dopo la protesta con le tende alla residenza Praticelli, la giornata di oggi segna un importante passaggio nel percorso di mobilitazione studentesco contro il nuovo ISEE, affacciandosi pubblicamente in città, portando alla ribalta un problema complessivo di attacco alle possibilità giovanili di costruzione di futuro. Per martedì 20 è prevista un’assemblea generale d’Ateneo.