Pubblichiamo di seguito i comunicati dellə studenti del liceo Carducci di Pisa.
Da gennaio (quando sono stati negati alcuni viaggi formativi) si susseguono azioni di violazione delle libertà formativa e personale da parte della dirigenza delle scuola. L’abuso più grande è la sospensione di unə studentə per aver promosso un’assemblea d’istituto (che si dovrebbe tenere su richiesta dellə studenti una volta al mese).
I comunicati che pubblichiamo sono uno del 17 marzo e il secondo del 19 marzo, scritto in risposta alla ad una comunicazione della dirigenza.
Comunicato Assemblea 17 marzo 2023
Il Collettivo Carducci porterà un’altra assemblea studentesca, come quella del 17 Febbraio di questo anno, il 20 Marzo, ovvero questo lunedì. Essa si svolgerà in cortile, ma il concentramento avverrà dentro il plesso della Sede Centrale presso la Presidenza. Con questo annuncio richiamiamo la totale partecipazione della comunità studentesca.
Le motivazioni che portiamo sono le seguenti:
- Il terzo giorno di autogestione non concessoci, oltre che il ritardo con il quale ci è stata fornita l’autogestione;
- la forzatura nel fare i corsi di pcto, nonostante siano facoltativi;
- le tempistiche fin troppo brevi adottate per la gestione della modulistica e dei pagamenti dei giorni verdi;
- la rimozione forzata da parte della scuola di scottex e rotoli di carta igienica;
- le azioni di carattere collettivo e perché non dovrebbero ricadere sui singoli.
La motivazione principale per cui chiamiamo questa assemblea è la prima, l’Autogestione. Per quanto riguarda i dati di sicurezza, ci erano stati forniti da Sandra stessa il 17 Febbraio stesso in Assemblea, la stessa assemblea nella quale ci eravamo espressamente postə per ottenere il terzo giorno di Autogestione. Mentre ora ci ritroviamo alla fine di Marzo, senza alcuna comunicazione ufficiale sull’Autogestione e senza terzo giorno concesso, sulla base di quanto fornito noi da alcuni membri degli organi scolastici.
Riteniamo del tutto ingiusto questa decisione presa dalla Preside e dal CDI, in quanto non soddisfa in alcun modo le esigenze e le richieste di noi studentə, ma va a portare ciò che le figure di riferimento scolastiche ci hanno sempre detto: “Il terzo giorno siete tuttə a dormire per i corridoi!”.
I 3 punti a seguire vogliono mettere l’attenzione sul modo di porsi che la scuola ha adottato per vari temi che toccano noi studentə.
In primis abbiamo il pcto, attualmente non obbligatorio, ma dal quale la scuola fa dipendere il voto di condotta in quinto e afferma che senza di essa sarà impossibile accedere all’esame, così ricattando noi studentə nel seguente modo: “o fai il pcto, oppure puoi dire addio ad un voto decente o ad accedere alla maturità”.
In secondo luogo troviamo i giorni verdi, unica proposta attuata dalla scorsa riunione. Martedì 7 Marzo viene fatta uscire una circolare che afferma varie tempistiche da rispettare: consegna dell’autorizzazione, 4 giorni di tempo per pagare l’acconto di 150 euro e un totale che ammonta intorno ai 350 euro, per il quale, se sarà approvato il bando, sarà dato a disposizione un “tempo strettissimo” per pagarlo.
Infine abbiamo un evento molto recente, ovvero in sede centrale è stato negato il diritto di usufruire del materiale che ci occorre, essendo noi statə privatə di usare sia la carta igienica che gli scottex.
Tutto ciò comporta una mancanza di rispetto da parte dell’istituzione verso noi studentə, che ci vediamo forzatə, derisə e trattatə con superficialità estrema.
Come ultimo punto abbiamo voluto fare un appello per le conseguenze avvenute a scorsa riunione, poiché Gioele Niccolai, rappresentante di noi studentə, si è visto sospeso per un capriccio della presidenza, la quale ha voluto trovare in Gioele “l’organizzatore dell’assemblea”. Le azioni che il Collettivo porta avanti, come suggerisce il nome stesso, sono di carattere Collettivo, approvate da tuttə, ciò implica l’assenza di singoli, rendendo di fatto ingiusto che la responsabilità cada su questi. Troviamo vile ed ingiusta la decisione presa dalla Presidenza e vogliamo rispondere anche a ciò.
Il 20 Marzo sabota scuola, partecipa all’assemblea.
Non delegare, non farti rappresentare, partecipa, lotta!
Risposta alla Comunicazione della Preside
A fronte della comunicazione arrivata dalla Preside, il Collettivo si vuole esporre, in primo luogo affermando che l’Assemblea si farà.
Riteniamo vile, vigliacco e incoerente l’atteggiamento della Preside. Minacciare dellə studentə con la Polizia è alquanto infimo, intervenire con la forza per sopperire ed andare contro dei minorenni è dimostrazione di vigliaccheria, il non voler affrontare le problematiche interne alla scuola per invece andare a premiare il merito di poche persone è vile, il parlare di sicurezza all’interno della scuola ma non fornire assicurazioni che tutelino lə prof che si spostano da un plesso ad un altro, il non fornire un plesso sicuro dove stare poiché caratterizzato da pavimenti rotti, oltre che finestre e tende pericolanti, è incoerenza.
La Preside afferma testuali parole “Non commento le accuse infondate di questo gruppo: vi informo soltanto, così da poter riflettere”, ma dovrebbe ricordarsi che lei stessa il 17 Febbraio, alla scorsa Assemblea del Collettivo, affermò che il terzo giorno non ci doveva essere concesso perché siamo dei nullafacenti.
La Preside afferma che il pcto sarà argomento di colloquio all’esame, ma molti dei corsi che offre sono corsi online, privi di un’utilità e di quella socialità di cui necessitiamo, e corsi dove lə studentə si vedono sfruttatə, come lavorare come Segretariə dell’Associazione ALBA, come fare da bibliografə per il dipartimento di Economia dell’Università di Pisa, come lavorare negli Hotel. Tutti questi corsi, e non solo, sono proposti dalla scuola per noi, in essi noi non facciamo esperienza, non cogliamo cultura alcuna, veniamo unicamente sfruttati per le necessità delle grandi aziende e istituzioni, veniamo ridotti ad automi che seguono ciò che viene loro prescritto.
La Preside afferma che soltanto il 4 Aprile e soltanto ai rappresentanti, forse, e sottolineamo il forse, si parlerà delle nuove disposizioni a riguardo di viaggi, scambi e uscite, dato che l’argomento della riunione è la rendicontazione dei versamenti volontari delle famiglie. Seppure quest’ultima ha la sua importanza, al contempo limitare il tempo e l’attenzione su un tema che quest’anno più di tutti ci ha toccato, quello delle gite, è ridicolo.
La Preside evidentemente ignora che è ormai dall’inizio dell’anno che la carta igienica è per terra per l’assenza di reggicarta. Forse non sa di quanto noi studentə abbiamo fatto notare questa problematica. Non sa che gli scottex erano l’unica valida alternativa ad un materiale che ci deve esser dato di diritto, il quale non si può usufruire perché sennò ci prenderemmo fin troppe malattie.
La Preside si rifiuta di farci parlare delle questioni affrontate al CDI (Consiglio d’Istituto), dato che ritiene che solo quest’ultimo ne detenga la competenza. Il problema è che nelle varie dinamiche relative al CDI, non si lascia il minimo spazio allə nostre esigenze, il problema è che le nostre tematiche, se affrontate, sono affrontate con totale leggerezza e disinteresse, siamo stanchə di ciò.
Vogliamo concludere questa risposta con un appello a tuttə lə studentə.
Non fatevi intimorire dalle minacce di chi tiene il coltello dalla parte del manico, continuate a lottare. Non credete a ciò che viene detto dall’alto, analizzate e costruitevi un vostro pensiero. Non limitatevi al rimanere nel vostro, uscite, perché quando lo farete, comprenderete che siamo una comunità tra le migliori che possano esistere ed Insieme possiamo perseguire tutto ciò che ci deve esser dato perché Giusto.
Carə Coetanə e Studentə, non tiratevi indietro, il 20 Marzo siate presenti al concentramento e all’assemblea, fatevi sentire, lottate.
[foto dell’articolo presa da kollettivo P.K. ]