Riportiamo l’invito alla mobilitazione di venerdì 13 settembre alle ore 18.00 in piazza XX settembre contro la costruzione della nuova base militare al CISAM, dentro il parco naturale di San Rossore, e a Pontedera.
Qui l’evento.
Dopo un anno di silenzio e in un momento di escalation bellica sempre più intensa in ogni parte del mondo, Il progetto di una base militare per i corpi speciali del reparto GIS e per i paracadutisti del Tuscania torna alla ribalta, moltiplicato nelle sue dimensioni e nei suoi costi.
Con un decreto del 29 giugno 2024, il governo – con la complicità totale degli enti locali che hanno nascosto alla città carte e informazioni – ha deciso che il progetto deve andare avanti ignorando il volere del territorio e ha autorizzato ad una prima tranche di finanziamento di 20 milioni di euro per l’avvio dei lavori.
Dai 70 ettari previsti precedentemente si passa a 140 ettari, equivalenti all’area di circa 200 campi da calcio. I lavori dovrebbero durare dieci anni e iniziare entro la fine del 2024 e porteranno all’abbattimento di migliaia di alberi.
Le aree interessate dal nuovo progetto sono quelli di San Piero a Grado, nell’area Ex-Cisam dentro il Parco Naturale di San Rossore, dove vi sarebbero la gran parte delle strutture, e l’area della Tenuta Isabella a Pontedera, dove vorrebbero realizzare un poligono di tiro e di una pista addestrativa.
Anche i costi lievitano: dai 190 milioni previsti inizialmente, la spesa schizza a 520 milioni di euro, di cui già 90 sono stati presi dal Fondo di Coesione, un fondo destinato alle spese sociali, e dal Ministero delle Infrastrutture.
Già una volta la mobilitazione popolare contro questo progetto inizialmente previsto a Coltano ha bloccato l’ingranaggio, impedendo al governo di poggiare una sola pietra per la base, di fare un solo passo in più verso la guerra.
Torniamo a mobilitarci tuttə insieme con la stessa determinazione Venerdì 13 Settembre ore 18 sotto al Comune di Pisa.
Costruiamo una piazza Piazza No Base per portare le nostre ragioni alla città e per organizzarci contro questo progetto che pretende di scrivere – nell’interesse di pochissimi – un’altra pagina di violenza, guerra, contaminazione e indebitamento a cui queste politiche ci condannano.
Costruiamo una Piazza No Base per immaginare collettivamente un percorso differente per il nostro territorio, per fermare l’escalation globale, per scrivere una storia diversa.